06 Apr ADOLESCENTI E RISCHIO DIPENDENZE
In un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, condotta nell’autunno 2022, è stato rilevato che le dipendenze segnano la vita degli adolescenti italiani. Da questo studio emergono numeri da capogiro per il rischio di dipendenza da cibo (un milione e 150mila), per il rischio di dipendenza da videogiochi e da social media (500mila e 100mila).
È doveroso sottolineare che nello studio si parla di rischio e non di dipendenza conclamata, ma questi dati vanno comunque utilizzati come campanelli d’allarme di un malessere latente che colpisce tanti ragazzi.
Secondo i ricercatori, ciò che contribuisce ad aumentare il rischio di una dipendenza è anche la difficoltà che i giovani possono avere nel parlare con i genitori di quello che li fa star male.
Tuttavia, se da una parte ci sono i ragazzi che soffrono, dall’altra parte ci sono anche molti genitori che cercano in tutti i modi di aiutare i loro figli a star bene.
L’adolescenza è un periodo di vita molto delicato per lo sviluppo cerebrale. Infatti in quest’epoca il cervello si modella e assume le caratteristiche della struttura adulta, acquisendo risorse cognitive, relazionali e affettive che resteranno per lo più stabili nel resto della vita.
E’ quindi molto importante non sottovalutare delle situazioni o dei comportamenti critici, poiché possono avere ripercussioni a lungo termine.
Se siamo i genitori, gli insegnanti o altre figure di riferimento, e osserviamo che c’è qualcosa che non va nei nostri ragazzi spetta a noi aprire un dialogo costruttivo.
Questo passo in avanti farà sentire ai ragazzi che non sono da soli e che possono aprirsi con noi. Se invece con noi proprio non vogliono parlare, possiamo provare ad aiutarli indirizzandoli verso altre figure di riferimento o da dei professionisti in grado di aiutarli.
In ogni caso, è importante che gli adolescenti sentano una rete di supporto su cui possono contare se hanno bisogno.